Da Warhol a Banksy è l’eccezionale mostra di Pop Art e Street Art che il curatore Luca Bravo, in collaborazione con Deodato Arte, ha portato nella cornice settecentesca di Palazzo Bertamini Lucca a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza.
Per la prima volta in questo paese di poco più di 15.000 abitanti, dove è nato lo stesso Luca Bravo, i cittadini e tutti i visitatori provenienti dal resto d’Italia potranno godere delle opere di Banksy, Andy Warhol, Keith Haring, Obey, Mr. Brainwash e Angelo Accardi, esposte fino al 30 dicembre 2022.
Ciò che colpisce è il duplice intento di trasformare per tre mesi Fiorenzuola d’Arda in un polo di attrazione nazionale attraverso un’arte dichiaratamente nata per parlare a tutti, offrendo alla comunità locale un grande evento culturale, di quelli che solitamente si vedono nelle città d’arte, e alla collettività più estesa Fiorenzuola stessa e le particolarità del territorio.
Riuscirà il nostro Luca Bravo in questa impresa?
Il curatore Luca Bravo con le opere di Obey.
Caro Luca, come è nata l’idea di questa mostra?
Luca Bravo: Come si dice.. i migliori progetti nascono a tavolino. Niente di più vero, niente di più magico. Un tavolino, ma di un rinomato ristorante, in provincia di Piacenza. Sindaco ed Assessore allo sviluppo economico mi telefonarono, per capire come rilanciare insieme il bacino territoriale e culturale di Fiorenzuola d’Arda, facendo stavolta qualcosa di realmente impattante e di indelebile per l’intera zona di confine tra Emilia Romagna e Lombardia.
Dopo brevi riflessioni, ci guardammo negli occhi, e stabilimmo una premessa. La sfida doveva essere grande, di quelle che ci si sarebbe ricordati nel tempo. E che nessuno prima di quel momento avesse avuto il coraggio di fare.
Io mi presi qualche giorno di studio, riflessioni, e dovute strategie progettuali. Poi, come spesso mi dico.. Adoro prendermi responsabilità, gestirle, e sfidarle.
La posta in palio era altissima, e giocai la carta che spesso mi ha fatto vincere. Banksy.
O meglio, stavolta, portare Banksy ed i più grandi della Pop e della Street nella città in cui sono nato.
Un’operazione ambiziosa, difficile, ma terribilmente romantica.
Romeo Gandolfi, Sindaco di Fiorenzuola d’Arda, e Luca Bravo, curatore della mostra, con le opere di Angelo Accardi durante l’opening della mostra Da Warhol a Banksy.
Perché hai scelto proprio la Pop Art e la Street Art per Fiorenzuola d’Arda?
Luca Bravo: Sono ormai tre anni che mi occupo solo di Pop, Street e Neopop, grazie all’amicizia, nonché partnership consolidata con il brand italiano più preparato ed organizzato su questi filoni contemporanei: la Deodato Arte. Una collaborazione nata nel 2019, e di cui vado fiero per aspetti di lealtà, lungimiranza, e progettualità imprenditoriale. In particolar modo con l’amico e titolare, Deodato Salafia.
Grazie a lui, ho applicato le mie skills ad un mondo, quello street, che prima non era propriamente mio, nascendo il mio background dal gallerismo più improntato al figurativo contemporaneo dei primi anni 2000.
Nel 2021 entrai a far parte del comitato di studio della Mostra di Palazzo Tarasconi a Parma “Banksy: building Castles in the sky”, ed oggi finalmente Curatore della ormai nota in tutta Italia “Da Warhol a Banksy” di Fiorenzuola d’Arda.
Installation view: Andy Warhol | Da Warhol a Banksy, 2022 – Palazzo Bertamini Lucca, Fiorenzuola d’Arda (PC)
Ci racconti un po’ degli artisti, delle opere in mostra e delle tue scelte curatoriali?
Luca Bravo: Beh sono un perfezionista, un maledetto perfezionista.
Adoro gli allestimenti simmetrici, e la suddivisione per stanze. E così è stato.
Pannelli rettangolari in legno rigorosamente neri, ed inizia il viaggio.
Più che opere, icone riconosciute, di alto potere concettuale.
La Mostra si apre con tre dipinti di Angelo Accardi, l’artista neopop per eccellenza, che con i suoi Misplaced sta scioccando il mondo.
In ordine arriviamo subito al padre della pop art e della serialità, Andy Warhol con la Marilyn Monroe su fondo rosa e le drag queen della collezione Ladies and Gentlemen.
Nella terza stanza non potevano mancare le opere del re della Sticker Art, Shephard Fairey, in arte Obey, con in primo piano la sua Make Art Not War.
Proseguendo il cammino incontriamo il pioniere della ribellione all’ipocrisia sociale, che con i suoi “radiant boy” invadeva le metropolitane di New York negli anni ’80..Keith Haring.
Infine nell’ultima e più prestigiosa grande sala di Palazzo Lucca, non potevo non chiudere con una coppia di amici, street artists, che si sono reciprocamente filmati nel famoso documentario “Exit through the gift shop”.. Mr. Brainwash e Banksy.
Non svelo quali e quante opere, altrimenti tolgo la necessaria suspense di un viaggio multisensoriale.
Installation view: Mr. Brainwash | Da Warhol a Banksy, 2022 – Palazzo Bertamini Lucca, Fiorenzuola d’Arda (PC)
Il percorso di visita si sviluppa all’interno di un palazzo settecentesco, dando vita a un inedito dialogo tra due contesti molto lontani. Quali sono state le principali difficoltà e i pregi derivanti da questo confronto?
Luca Bravo: A dire la verità, non mi crederete, ma ho trovato solo pregi e vantaggi da questo perfetto connubio tra classicismo degli affreschi settecenteschi e modernità pop delle opere esposte. Un contrasto perfetto, un respiro profondo, una piacevolezza estetica espositiva costante.
Installation view: Bansy | Da Warhol a Banksy, 2022 – Palazzo Bertamini Lucca, Fiorenzuola d’Arda (PC)
Secondo te, ha ancora senso dire che la Street Art deve restare sulle strade, dove è nata?
Luca Bravo: Domanda da un milione di dollari. In ogni caso in parte è necessario ci resti. Altrimenti perderebbe il nesso di congiunzione con le nuove future generazioni. E nessuno ne assaporerebbe più completamente l’essenza.
La street è ormai il nuovo comandamento della contemporaneità.
Luca Bravo accompagna gli studenti durante una visita guidata | Da Warhol a Banksy, 2022 – Palazzo Bertamini Lucca, Fiorenzuola d’Arda (PC)
Come è stata accolta la mostra dai cittadini?
E qual è stato il riscontro di pubblico in generale di queste prime settimane di apertura?
Luca Bravo: Accoglienza scioccante, inaspettata, fuori da ogni previsione ottimistica.
Cittadini curiosi, fieri ed orgogliosi di riconoscersi nei messaggi di etica e comunicazione espressiva dell’evento.
Numero di visitatori in continuo aumento al di là di ogni statistica.
Condivisioni social continue, giornalisti in fermento per strappare l’anteprima, e noi organizzatori semplicemente spettatori di questo successo mediatico.
Manifesto della mostra | Da Warhol a Banksy, 2022 – Palazzo Bertamini Lucca, Fiorenzuola d’Arda (PC)
Turismo culturale e valorizzazione della provincia: portare un po’ di Fiorenzuola nelle case del mondo, o far uscire di casa i cittadini in direzione di Fiorenzuola?
Luca Bravo: Assolutamente entrambe le cose. Mi ha rubato la battuta. Ancora prima del giorno vernissage venne coniato uno slogan sui nostri social: “Fiorenzuola nel mondo, il mondo a Fiorenzuola”.