ARTRIBUNE: parla il curatore di Art Icons, Luca Bravo

Riapre straordinariamente al pubblico, per accogliere le opere di grandi protagonisti
internazionali dell’arte contemporanea, la chiesa di San Michele, a Fidenza, coinvolta insieme al polo culturale OF Orsoline nel progetto espositivo non a caso intitolato Art Icons. A curarlo è Luca Bravo, che ha riunito oltre cinquanta opere (provenienti dalle collezioni Deodato Arte) dello star system dell’arte, a firma, tra gli altri, di 
Jeff Koons, David LaChapelle, Yayoi Kusama, Takaschi Murakami, Damien Hirst, Kaws, Blek le Rat, Banksy e TvBoy. Ma c’è spazio anche per un talento italiano come Marco Lodola che, con i suoi cavalli pop, illumina la porta della Francigena di Fidenza, a pochi passi dal Duomo, candidato a Patrimonio Unesco. Con quest’opera, Lodola ha voluto rendere omaggio alla duplice anima della città, quella storica e medievale e quella contemporanea e sperimentatrice. 


Art Icons: parola al curatore Luca Bravo 

È davvero raro vedere così tanti big del mondo dell’arte tutti nella stessa location, in un coinvolgente contrasto tra la tradizione antica del luogo e le nuove avanguardie esposte”, spiega Luca Bravo. “Le opere d’arte selezionate superano il concetto e la definizione di opera stessa, per proporsi come simboli universali e verticali di nuovi linguaggi. Una grande occasione di confronto e crescita culturale contemporanea, penso ai visitatori, collezionisti, appassionati, giovani, adulti, ma penso anche alle scuole. Perché insegna il vero significato di arte contemporanea, ma anche a comprendere meglio il nostro tempo e le sue evoluzioni di linguaggio. Perché l’arte è per tutti e alla portata di tuttiInoltre c’è un’opera di Banksy mai esposta prima d’ora”, conclude il curatore. Si tratta dell’opera su cartone rifinita a mano Agile, realizzata dall’artista per raccogliere fondi per sostenere le vittime della guerra in Ucraina, a cui si aggiungono anche lavori iconici come Love is in the Air e Girl with balloon

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