Le mie sei opere di Banksy gireranno i musei del mondo

Tratto da Libertà del 24 settembre 2020

Il gallerista di origini fiorenzuolane Luca Bravo ha una collezione di pregiati lavori dell’artista di Bristol, nel 2021 li esporrà a Helsinky.

Banksy fa le fortune di un piacentino. Come è possibile che il misterioso artista di Bristol incroci i destini di Luca Bravo, originario di Fiorenzuola, gallerista e collezionista?

Semplice: Bravo è proprietario di sei opere di Banksy e si è visto moltiplicare il proprio patrimonio, visto che i lavori del misterioso artista stanno raggiungendo quotazioni molto elevate.

Un esempio? L’opera “No ball games’; firmata a mano da Banksy e certificata Pest Control, veniva realizzata nel 2009, poi acquistata da Bravo ed oggi è valutata 105 mila euro, anche se nelle prossime aste già si prevede un aumento del 25% del valore.

«Banksy — spiega lo stesso Bravo — è da più parti definito l’artista contemporaneo più influente al mondo. L’enigma di un enigma Lui non vuole uscire allo scoperto. La sua identità rimane misteriosa, ma il mondo ne parla, lo ama, ne rimane influenzato. Fino a farlo diventare un’icona. Oggi avere una sua opera è privilegio di pochi, perché ne sono state eseguite pochissime e chi le possiede non se ne disfa, essendo considerate oggi veri e propri investimenti con tassi di rivalutazione mensile altissima». Ci sono collezionisti e galleristi d’arte che hanno avuto coraggio, fortuna, e talento nel trovare una o più opere di Bariksy, e farle diventare “capitali”. Tra essi, Bravo, gallerista d’arte nella Deodato Arte di Milano.

Avere 6 opere dell’artista misterioso «è un primato che pochi altri in Italia e nel mondo possono vantare oggi, visto la forte e inaspettata crescita di quotazione che le opere di Banksy stanno avendo nel 2020 nelle più famose case d’asta, dalla Christies alla Sotheby’s».

«Mi sento di affermare con certezza, che queste sei opere non le venderò nel breve periodo. Anzi — annuncia il collezionista/gallerista — sarò orgoglioso di metterle a disposizione di Mostre museali, come quella che si terrà ad Helsinky nel 2021. E perché no, prima o poi, vorrei fare qualcosa nella mia Piacenza. Un sogno nel cassetto».

Il fiorenzuolano ci racconta anche come è natala sua professione: «Ho mosso i primi passi nell’affascinante mondo dell’arte contemporanea nel lontano 2005, quando partecipai come espositore alla Fiera d’arte internazionale di Vigo, in Spagna.

Lì assaggiai per la prima volta quello che sarebbe diventato in pochissimo tempo il mio “palcoscenico”. In pochi anni, con caparbietà, ho avuto la fortuna di partecipare ai più importanti eventi internazionali d’arte nel mondo, da Hong Kong a Singapore, da New York a Londra. Anni fondamentali dove ho potuto apprendere e mettere alla prova continuamente le mie conoscenze per tener testa a mercati e culture diverse dal nostro esser italiani».

Esperienze stimolanti? «Praticamente tutto il mio lavoro. Partire per la Corea del Sud ed organizzare una mostra di 10 giorni, ripartire da Seoul per partecipare alla Fiera di Hong Kong dopo soli due giorni; per molti potrebbe essere segno di incoscienza, per me è pura adrenalina. E finché lo sarà, continuerò.

Oggi la mia più grande fortuna è aver sposato un progetto di sviluppo internazionale con la Deodato Arte di Milano, un riferimento per l’arte contemporanea mondiale in Italia. Grazie al team fantastico che ho incontrato, ho avuto il piacere di aprirmi agli artisti più influenti al mondo».

Tra questi il numero uno è Banksy. «La sua “Giri with balloon” è stata battuta all’asta a 1,2 milioni di euro  spiega Bravo . E poi si è autodistrutta. La sua non è arte, ma qualcosa di nuovo. E’ un fenomeno di reazione, di denuncia sociale, di provocazione».

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